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A LA SPEZIA 10 ANNI DI ADORAZIONE PERPETUA
OGNI 15 DEL MESE
RUBRICA a cura di P. Serafino Tognetti,
Comunità dei Figli di Dio
Adorazione Eucaristica (8°)
tratto dal libro “Adorazione” di P. Serafino Tognetti
continua…
Passività
L’adorazione è un atto di accoglienza: la mia anima si abbandona al Signore ed io faccio sì che Dio sia Dio. Dio si riversa su di me completamente come anima sua sposa nella Comunione, ma nella Comunione non sempre lo realizzo. Lo rivivo durante il giorno, quando faccio l’adorazione: “Vieni Signore. Tu ti sei dato a me questa mattina, adesso realizza quello che Tu sei in potenza”. Il Signore desidera la nostra adorazione perché vuole donarsi a noi, occupare il nostro tempo, riempire la nostra anima aperta. In quel momento noi non mettiamo nessun ostacolo, finalmente siamo passivi. Voglio Dio e voglio Dio solo. Ecco perché l’adorazione è l’atto di carità più elevato: perché dà a Dio di essere Dio in noi, di esprimere tutta la sua potenza e la sua grazia. L’atto è l’atto d’amore, il dono reciproco, la consumazione piena.
Una cura di bellezza
Unito al Signore Gesù, nell’atto d’amore in cui Egli si dà a me, io mi do a Lui nel
Vivere l’adorazione eucaristica perpetua – 28/12/2021
SIGNIFICATO DELL’ADORAZIONE. COSA SIGNIFICA ADORARE
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Nel suo primo numero la Rivista ADORATIO dell’AEP di Valencia (Spagna) – rivista che è a disposizione di tutte le cappelle dell’AEP della Spagna- ha pubblicato un articolo circa il significato dell’Adorazione.
Questo articolo sarà pubblicato in due parti. |
Parlare di adorazione è come parlare di amore: si può dire molto ma tuttavia non dire l’essenziale. Si tratta dell’ineffabile dove non si esprime a parole ma con la vita. L’adorazione si vive, come l’amore. Infine come amare anche adorare si impara adorando. Ci sono due verità che si toccano e sono queste: Dio crea l’uomo e lo crea libero. Libero di scegliere Dio e riconoscerLo come suo Creatore ed anche come suo Salvatore. E l’uomo raggiunge la beatitudine dandoGli gloria, lodando e adorando Dio. Così, l’adorazione è un atto libero di colui che cerca la vera felicità in Dio, di colui che cerca il riposo della sua anima davanti la presenza del suo Dio.
Visita alla cappella dell’Adorazione eucaristica perpetua in Ospedale e meditazione dei misteri gloriosi del rosario
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Visita alla cappella dell’Adorazione eucaristica perpetua in Ospedale e meditazione dei misteri gloriosi del rosario 28 Aprile 2013 |
http://www3.comunitaeucaristica.it/
Auguri!
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“Tu concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio … e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo .. il suo regno non avrà fine ». – ” Avvenga di me secondo la tua parola” – “E il Verbo si fece carne “ – “Un bambino è nato , un figlio ci è dato a noi” Quel bambino è Dio tra gli uomini . E ‘accaduto a Nazareth, avvenuto a Betlemme . Quel bambino sorride, è Dio che ci sorride . Quel bambino piange ed è Dio in sofferto dolore per quest’umanità, che ha assunto la nostra carne in Maria. Quel bambino alza le sue piccole mani ed è Dio che ci accarezza nella sua infinita tenerezza.
Quella notte belemnita è tutta luce . La povertà della mangiatoia diventa tutta ricchezza, la più grande delle ricchezze. E ‘Natale.
Non perdiamo lo stupore davanti al Natale. Recuperiamo l’infinito mistero di Dio rivelato agli uomini. Che grande, molto grande sia il nostro stupore di fronte a Dio, bambino a Betlemme e Pane di Vita Eterna sull’altare. Incessante sia la nostra gratitudine dinnanzi all’ineffabile mistero dell’Incarnazione che si prolunga nell’Eucaristia .
Andiamo tutti ad adorare il Santissimo Sacramento: lo stesso Signore nato a Betlemme. Ad adorarlo con Maria, sua Madre e Giuseppe, e con tutto quelli piccoli che Dio per la sua grazia li rende grandi. Entriamo, senza paure, nell’intimità dell’adorazione per trovare Dio che ci sorride e ci accarezza in Gesù, il Messia Salvatore.
Buon Santo Natale!
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OGNI 15 DEL MESE
RUBRICA a cura di P. Serafino Tognetti,
Comunità dei Figli di Dio
Adorazione Eucaristica (7°)
tratto dal libro “Adorazione” di P Serafino Tognetti
In senso stretto, Gesù poteva portare la croce fino al Calvario da solo, il Padre avrebbe potuto dargli un “surplus” d’energia per quell’ultimo tratto del percorso. Dire che Dio “ha bisogno” è quasi un’eresia; Dio, di per sé, non ha bisogno, ma vuole aver bisogno. La Passione che ci salva la compie Gesù: l’arresto l’ha subito Lui, la flagellazione, la coronazione di spine, l’agonia sulla croce… tutto, tutto ha fatto Gesù… tranne un pezzetto: gli ultimi cento metri prima di arrivare in cima al Calvario. Quelli li fa un uomo portando la croce al posto di Gesù. Il 99,9% lo fa il Cristo, lo 0,1% lo fa un uomo. Ma la Provvidenza dispose che senza quella frazione minima, la Redenzione non sarebbe avvenuta.
L’adorazione è allora quel nostro zero-virgola-uno per cento? Penso di sì. Fa tutto
Liturgia creativa
ultima edizione del Libro scritto da don Riccardo Pane, diocesi di Bologna
Premio Religion en Libertad “Nueva Evangelización” 2021
“So per esperienza che non c’è miglior esorcismo per un luogo che una cappella di Adorazione Perpetua”
Il sacerdote Justo Lofeudo è un missionario della Santissima Eucaristia e da anni gira per la Spagna e il mondo intero promuovendo l’adorazione eucaristica e soprattutto l’apertura di cappelle di adorazione perpetua. Grazie alla sua dedizione disinteressata a questa missione, sono state aperte numerose cappelle, grazie alla generosità di numerosi adoratori disposti ad essere disponibili giorno e notte, in città e paesi di diversi paesi. Col tempo, i frutti sono visibili non solo nelle persone che vengono a pregare lì, ma anche nell’ambiente in cui si trovano queste cappelle.
Per questo lavoro inestimabile, padre Lofeudo è stato riconosciuto con il premio Religion en Libertad “Nueva Evangelización” 2021.
La presentazione di gala di questi premi si terrà il 25 novembre alle 19.00
OGNI 15 DEL MESE
RUBRICA a cura di P. Serafino Tognetti,
Comunità dei Figli di Dio
Adorazione Eucaristica (6°)
tratto dal libro “Adorazione” di P Serafino Tognetti
In ginocchio da te
Questa è la spinta per vivere l’adorazione eucaristica. Se compio un atto di adorazione prima della celebrazione eucaristica, intendo mettermi in comunione in anticipo con Colui del quale mi ciberò. Questo fu il primo apostolato del santo Curato d’Ars. Quando fu fatto parroco ad Ars, alla sua prima Messa nella nuova parrocchia non venne nessuno. C’era infatti il timore di farsi vedere in chiesa e la paura delle persecuzioni contro i cristiani. Il Curato celebrava l’Eucarestia alle sette del mattino; si alzava alle quattro, andava in chiesa e si metteva in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento e stava lì fino all’ora della Messa. Perfettamente da solo. Dopo un po’ di tempo la gente del paese cominciò a incuriosirsi e si chiedeva che cosa facesse il parroco tanto tempo in chiesa senza fare niente. Iniziarono timidamente ad affacciarsi… Una signora andava a mettersi poco distante da lui e ogni tanto gli dava una sbirciatina; ma il Curato stava fisso, senza guardare chi vi fosse intorno. Pian piano la gente cominciò a pensare che se il parroco rimaneva lì fermo, avrebbero potuto farlo anche loro e qualcuno cominciò a fargli compagnia. La sua forma di apostolato iniziale fu proprio questa: l’adorazione eucaristica.
dal Diario della Serva di Dio Madre Maria Costanza Zauli (Bologna)
Ancelle Adoratrici del santissimo Sacramento
Via Murri, 70 – Bologna
tel 051 – 6236792
“Nell’ istante della Consacrazione si trovano assommati tutti i misteri della vita del Salvatore. L’intero universo diventa come un grande Altare, dal quale sale al Trono dell’Altissimo l’unico Sacrificio accetto, il solo capace di placarlo e di ottenere misericordia e pace. “