ultime notizie


VERONA

Pubblicato il 9 Agosto 2012
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VERONA
13 Ottobre 2013, sei mesi di un progetto di fede.

Il 13 ottobre 2013 saranno sei mesi da quando l’Oratorio di S. Rocco e S. Sebastiano, situato in Via Salieri angolo con via Bernini Buri S. Michele Extra Verona, si è trasformato in Cappella della Adorazione Eucaristica Perpetua. L’ Adorazione è nata da un progetto…
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Madre Maria Teresa Bonzel

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 


Madre Maria Teresa Bonzel: la beata dell’adorazione perpetua e della misericordia verso i poveri


Beatificazione a Paderborn di Madre Maria Teresa Bonzel, una vita spesa per i più deboli In Germania, la diocesi di Paderborn è stata in festa ieri, per la beatificazione di Madre Maria Teresa Bonzel, fondatrice delle Povere Suore Francescane dell’Adorazione Perpetua. Una vita, la sua, spesa a servizio dei più deboli: dei poveri, degli ammalati e soprattutto degli orfani. A rappresentare il Santo Padre a Padeborn, il card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Il servizio di Roberta Barbi …

 

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DOMENICA XXXIII ANNO C

Pubblicato il 9 Agosto 2012

Il futuro è incerto per definizione. Ciononostante, per noi credenti ci sono certi punti fermi, certe certezze che vengono dalla nostra fede. Ci sarà un giudizio universale, un giorno di Javéh, un giorno del Figlio dell’uomo, Gesù Cristo, in cui Egli verrà alla fine del mondo a giudicare i vivi e i morti e a ricapitolare tutto in Sè…
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SIGNIFICATO DELL’ADORAZIONE. COSA SIGNIFICA ADORARE

Pubblicato il 9 Agosto 2012
adoratio2013


SIGNIFICATO DELL’ADORAZIONE.
COSA SIGNIFICA ADORARE

Nel suo primo numero la Rivista ADORATIO dell’AEP di Valencia (Spagna) – rivista che è a disposizione di tutte le cappelle dell’AEP della Spagna- ha pubblicato un articolo circa il significato dell’Adorazione.
Che significa adorare? Qui si spiega in particolare l’AEP e la sua storia nel mondo.


L’ autore è P. Justo Antonio Lofeudo MSE.

Questo articolo sarà pubblicato in due parti.

Qui sotto la prima parte:

 

Parlare di adorazione è come parlare di amore: si può dire molto ma tuttavia non dire l’essenziale. Si tratta dell’ineffabile dove non si esprime a parole ma con la vita. L’adorazione si vive, come l’amore. Infine come amare anche adorare si impara adorando. 
Ci sono due verità che si toccano e sono queste: Dio crea l’uomo e lo crea libero. Libero di scegliere Dio e riconoscerLo come suo Creatore ed anche come suo Salvatore. E l’uomo raggiunge la beatitudine dandoGli gloria, lodando e adorando Dio. Così, l’adorazione è un atto libero di colui che cerca la vera felicità in Dio, di colui che cerca il riposo della sua anima davanti la presenza del suo Dio.

 

 

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Papa Francesco sull’adorazione eucaristica

Pubblicato il 9 Agosto 2012

Il tempio è un luogo sacro in cui ciò che più importa non è la ritualità, ma “adorare il Signore”. Lo ha affermato Papa Francesco all’omelia della Messa celebrata questa mattina a Casa S. Marta. Il Papa ha posto l’accento anche sull’essere umano che in quanto “tempio dello Spirito Santo” è chiamato ad ascoltare dentro di sé Dio, a chiederGli perdono e a seguirlo…

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FESTA DEL CORPUS DOMINI

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

BOLOGNA

FESTA DEL CORPUS DOMINI 19 GIUGNO 2014

omelia del Cardinale Carlo Caffarra

 

Cari fratelli e sorelle, la solennità del Corpo e del Sangue del Signore è caratterizzata dalla processione col SS. Sacramento.

La Chiesa, per capire e vivere in pienezza questo gesto, ripensa alla luce della parola di Dio il cammino di Israele attraverso il deserto. Israele trova nella desolazione del deserto la strada che lo porta alla terra promessa, perché è il Signore stesso che lo guida. Può vivere per quarant’anni anche nella terra che non può produrre alcun nutrimento, perché capisca «che l’uomo non vive solo di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca di Dio».

Avete però sentito, cari amici, come il Signore dice al suo popolo: «ricordati di tutto il cammino»; «non dimenticare il Signore tuo Dio». Perché questa insistenza contro la dimenticanza? Perché quanto ha vissuto Israele fa emergere ciò che di più profondo vi è in ogni storia umana. Non è forse tutto il nostro vivere la ricerca di una terra promessa, di una «città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso?» [Eb 11, 10]. 


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FESTA DEL CORPUS DOMINI

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

 

FESTA DEL CORPUS DOMINI

 

 

SANTA MESSA E PROCESSIONE EUCARISTICA
NELLA SOLENNITÀ DEL SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO

OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano
Giovedì, 19 giugno 2014

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PAPA FRANCESCO

ANGELUS

Piazza San Pietro
Domenica, 22 giugno 2014

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Chi si accosta degnamente all’Eucaristia — scrive san Bonaventura nello splendido Sermone sul santissimo corpo di Cristo
— vi attinge una quadruplice grazia: «Questo sacramento infonde la forza di operare; eleva alla contemplazione;
dispone alla conoscenza delle realtà divine; anima e accende il disprezzo del mondo e il desiderio dei beni celesti ed eterni»,
com’è detto di Elia che «con la forza di quel cibo camminò fino al monte di Dio, vide i segreti divini e si fermò all’ingresso della caverna».

«L’anima devota trae da questo sacramento anzitutto l’energia per agire, e infatti si dice di Elia che “con la forza di quel cibo camminò
per quaranta giorni”». Quel cibo, osserva il Dottore Serafico, si riferisce al «corpo di Cristo», in virtù del quale «l’uomo riesce a sostenere
la faticosa e incessante crescita nella vita spirituale».

Interpretando poi allegoricamente il numero quaranta, quale simbolo dell’Antico Testamento e del Nuovo Testamento, Bonaventura prosegue
: «Camminare per quaranta giorni rinvigoriti da quel cibo significa progredire nella vita spirituale durante tutto il nostro tempo, in cui la nostra vita
è guidata dal Nuovo e dall’Antico Testamento».

Il secondo frutto dell’Eucaristia consiste «nell’innalzare alla contemplazione»:
si dice infatti di Elia che «pervenne al monte di Dio». Ora, «a che cosa allude il termine “monte”, se non all’elevazione della mente?».

 


VI CONVEGNO DI TUTTA LA TOSCANA sull’ ADORAZIONE PERPETUA,

Pubblicato il 9 Agosto 2012

VI CONVEGNO DI TUTTA LA TOSCANA sull’ ADORAZIONE PERPETUA”

Sabato 6 giugno 2015,  vigilia della Solennità del Corpus Domini, a Pistoia, nella Cattedrale di San Zeno, sarà celebrato il VI Convegno delle Adorazioni Eucaristiche Perpetue della Toscana dal titolo: “Eucarestia e missione”. Da tutta la regione affluiranno, a partire dalle ore 14.30 quegli adoratori del Santissimo Sacramento che tengono viva, nel cuore delle loro città, una preghiera ininterrotta, giorno e notte, preghiera d’intercessione per la Chiesa ed il mondo, unita a quella incessante di Gesù al Padre. Si tratta di  veri missionari che credono nell’efficacia della contemplazione e  cercano di testimoniare la centralità di Cristo nella loro vita. A Pistoia   l’esperienza spirituale ed umana dell’Adorazione Perpetua si protrae ormai da dieci anni: sorta nel 2005 all’interno della  cappellina adiacente alla Chiesa di San Paolo Apostolo   richiama  fedeli provenienti da  tutta la Diocesi. Trecento persone iscritte si alternano fino a coprire le 24 ore del giorno per 365 giorni all’anno. Così ormai da  dieci anni senza interruzioni. Avviata durante il ministero del Vescovo Mons. Simone Scatizzi, confermata da Mons. Mansueto Bianchi, continua oggi con il nuovo Vescovo Mons Fausto Tardelli.

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Estratto dell’omelia di S.E. Carlo Ciattini

Pubblicato il 9 Agosto 2012


ESTRATTO DELL’OMELIA DI S.E. CARLO CIATTINI

 

Massa Marittima. Nel caldo primo pomeriggio del 19 di un luglio che si è rivelato poco estivo,la  frescura consolante della bellissima e austera cattedrale romanica di San Cerbone accoglie tutti i convenuti per il V Convegno A.E.P. Della Toscana, coincidente quest’anno anche con il 10° anniversario della Cappellina per l’Adorazione Perpetua della  parrocchia San Bernardo Abate di Donoratico, della diocesi di Massa Marittima-Piombino.

Alle ore 15.00, è iniziato il S.Rosario alla presenza del vescovo S.E. C. Ciattini, “il padrone di casa”.    Il Rosario è fondamentale per la ricerca di Gesù come lo sono le fondamenta di un palazzo perché Maria ci porta a Dio e a Gesù.

Il tema del convegno,Il tuo volto Signore io cerco, è stato il filo conduttore dell’incontro e della omelia del vescovo.

Io cerco il tuo volto, quale volto? Il vescovo parla della Veronica: “ La Veronica ha incontrato Gesù sulla via del Calvario, ha avuto pietà,amore per Lui ed Egli l’ha ricambiata, la donna ha asciugato il Suo volto che si è impresso sul panno, un volto disfatto dal dolore ma non disperato, perché Gesù vince il dolore per l’umanità .” Che cosa saremmo stati noi senza Cristo? “ Senza Cristo il dolore ci avrebbe schiacciato,saremmo disperati, il male ci avrebbe soffocato nelle sue spire; Cristo ci ha redenti,ci ha ridato la vita, non siamo più disperati. Il volto che noi incontriamo è il volto del Crocifisso e nel volto di Cristo vediamo Dio. Nella vita, incontriamo il volto di Cristo nel volto del nostro fratello.”

 

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FAMIGLIA

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

SI SONO UNITE IN PREGHIERA ANCHE LE CAPPELLE DI ADORAZIONE PERPETUA DELLA TOSCANA, DELL’AQUILA, DI GROTTAMMARE, DI JESI, DI URBINO, DI FERMO ED ALTRE ANCORA.


L’ INCONTRO CON IL SIGNORE NEL BUIO DELLA NOTTE E DELLA SUA NERISSIMA NOTTE

Pubblicato il 9 Agosto 2012

L’ INCONTRO CON IL SIGNORE NEL BUIO
DELLA NOTTE E DELLA SUA NERISSIMA NOTTE

 

Udienza generale. Papa Francesco ha parlato del rapporto tra la famiglia e l’esperienza del lutto – AP

“Un buco nero” che inghiotte la vita, uno “schiaffo” alle promesse e ai sacrifici “gioiosamente consegnati alla vita che abbiamo fatto nascere”. Con queste parole, Papa Francesco ha descritto all’udienza generale l’esperienza di dolore che provano i genitori che patiscono la morte di un figlio. Presente all’udienza, dove ha abbracciato il Papa, Andreana Bassanetti, madre di una figlia che si è tolta la vita e fondatrice dell’Associazione “Figli in cielo”, racconta al microfono di Alessandro De Carolis, come la scoperta di Dio l’abbia strappata dal senso di annichilimento in cui era precipitata:

R. – Io sono psicoterapeuta perciò sono abituata ad accompagnare i ragazzi nell’adolescenza che è il periodo più difficile. E pensavo di aver fatto tutto bene con mia figlia e con l’altro ragazzo. Camilla, è il nome mia figlia, invece era una ragazza sensibilissima, che si faceva carico di tutti i problemi degli altri e difficilmente reagiva. Infatti era un’eterna discussione fra di noi.

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CORPUS CHRISTI

Pubblicato il 9 Agosto 2012

CORPUS CHRISTI

 

2000 anni fa, Gesù offrì il suo sangue PER noi. Oggi dona il suo sangue A noi in ogni Eucaristia.

Non dovremmo smettere di meditare né di stupirci fin dove è capace di arrivare Dio per incontrarci, e per questo anche non dovremmo smettere di ringraziarLo.

Per prima cosa, , Egli fece un cammino infinito a partire della sua divinità per unirla alla nostra umanità nell’incarnazione. L’inno della lettera di san Paolo ai Filippesi lo spiega magnificamente: “ (Cristo) pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana”.

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