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Eucaristia: Pane di Vita

Pubblicato il 9 Agosto 2012

L’Eucaristia è il segno sacramentale che mi indica che lì, in quel Pane c’è Dio.II Domenica TO Anno A

 

Vedendo Gesù venendo verso di lui, Giovanni il Battista disse: “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!” Questo è l’agnello che salva il mondo, il Messia di Israele profetizzato da Isaia, a chi Dio dice: “E’ troppo poco che tu sia il Messia, il restauratore e salvatore di Israele, Tu devi portare la salvezza all’estremità della terra”Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, dice il sacerdote nella conclusione del rito di comunione, mostrando la Sacra Ostia al popolo di Dio. Lo stesso Gesù di Nazareth, il Messia di Israele, il Salvatore del mondo, di tutti e ciascuno di noi, di tutti gli uomini di tutti i tempi è davanti a noi in quell’apparenza di pane.

L’Eucaristia è Gesù Cristo, è Dio con noi. E davanti a Dio ci dichiariamo indegni “Signore, io non sono degno di partecipare alla tua mensa…” Non sono degno di fare la comunione, non sono degno di accostarmi al banchetto sacro dell’Eucaristia. Nessuno nemmeno gli angeli sono degni. Sei Tu, che per la tua misericordiosa condiscendenza arrivi a me e quando io vedo, come il Battista, che Tu vieni a me, ti riconosco e cado in ginocchio per adorarti. E dopo adorarti entro in comunione con Te, perché Tu mi hai giustificato col tuo Sangue, mi hai reso giusto, mi hai accolto nella tua giustizia misericordiosa, che mi permette farmi uno con Te e con gli altri fratelli.

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Soltanto chi ha questa fede forte
è capace dell’adorazione

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 


” Chi confessa bene la fede, e tutta la fede, ha capacità di adorare, adorare Dio. Soltanto chi ha questa fede forte è capace dell’adorazione “

 

L’ha detto il Santo Padre nella sua omelia in Santa Marta , il 10 di gennaio.

Parlò di fede, non recitata ma convinta e quindi viva. La fede che, secondo la prima Lettera di san Giovanni -che è stato il tema principale della sua riflessione-  “vince il mondo”. Ha anche aggiunto che oggi nella vita della Chiesa c’è freddezza perché c’è poca capacità di adorare e questo perché la fede è debole…..

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DA PAPA FRANCESCO

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 


“Non guardiamo l’orologio durante la Messa!”A Santa Marta, Papa Francesco ricorda che la Liturgia non è un “atto sociale” né una “rappresentazione dell’Ultima Cena”, ma un momento sacro in cui Dio si rende presente e reale

 

CITTA’ DEL VATICANO, 10 Febbraio 2014 (Zenit.org) – Tante volte capita, durante la Messa, di guardare l’orologio e contare i minuti alla fine della liturgia. D’ora in poi sarà meglio evitare di far calare l’occhio sul proprio posto, perché Papa Francesco lo ha detto chiaramente: non è “l’atteggiamento giusto” per partecipare ad una celebrazione in cui Dio si fa presente.

Nella omelia di oggi a Santa Marta, il Papa evidenzia la necessità di riscoprire il senso del sacro perduto e di partecipare attivamente alla liturgia che “è tempo di Dio e spazio di Dio”, non un “atto sociale”, tantomeno una “rappresentazione dell’Ultima Cena”. “Noi – ammonisce il Pontefice – dobbiamo metterci lì, nel tempo di Dio, nello spazio di Dio e non guardare l’orologio”.

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NELL’ EUCARISTIA C’E’ LA SALVEZZA

Pubblicato il 9 Agosto 2012

NELL’EUCARESTIA C’E’ SALVEZZA

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Ciò che racconterò è una storia, la mia, di morte. Morte spirituale e anche fisica che per grazia di Dio si muta in salvezza.

A Lui sia lode!

Ricordo la mia vita solo a partire dall’età di 12 anni: all’insorgere di una malattia grave progressiva e cronica.

Prima, nella mia infanzia, rimane il buio.

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ADORATIO 2014 CONGRESSO EUCARISTICO: DALLA MISERICORDIA ALL’ADORAZIONE

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 


ADORATIO 2014 CONGRESSO EUCARISTICO SULL’ADORAZIONE EUCARISTICA.
DALLA MISERICORDIA ALL’ADORAZIONE

 

Avrà luogo a Saint Maximin la Sainte Baume (Var) Francia, nella Basilica di santa Maria Maddalena, dal 19 al 24 luglio di questo anno 2014. Sarà il secondo Congresso Internazionale sull’Adorazione Eucaristica, entrambi organizzati dai Missionari della Santissima Eucaristia.

 

Precedentemente ebbe luogo a Roma e intervenirono i Cardinali Canizares, Piacenza, Burke, Ranjih, Arinze, Turkson e i Vescovi Munilla, Rey, D’Ercole, Aillet, Schneider e altre importanti figure come P Buttet e suor Joseph MC.

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TERZA CAPPELLA DELL’ADORAZIONE PERPETUA ALL’EUCARISTIA IN OSPEDALE A FERMO

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

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TERZA CAPPELLA DELL’ADORAZIONE PERPETUA ALL’EUCARISTIA IN OSPEDALE A FERMO


La III Domenica d’Avvento, 15 dicembre, chiamata Gaudete, è iniziata l’Adorazione Perpetua nell’Ospedale A. Murri della città di Fermo, nelle Marche. Questa è il sesto luogo di Adorazione Perpetua nella regione e la terza in un ospedale. Le altre cinque sono cominciate con Urbino otto anni fa e tuttora in funzione seguita in ordine cronologico di apertura da Ascoli Piceno, Ancona, Senigallia e Jesi. Il fatto che addirittura sia in un ospedale fa di questo evento qualcosa di eccezionale perché non si conoscono altre cappelle di adorazione perpetua in Europa né in America. Tutte e tre sono in Italia. Le altre due sono all’Arcispedale di Reggio Emilia e a Sassuolo.
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Dall’ Omelia di Papa Francesco

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 


ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE
E ‘ LA PROIBIZIONE DI ADORARE

Omelia di Papa Francesco del 28 novembre 2013
 

Papa Francesco nell’omelia della Messa celebrata oggi, 28 novembre 2013, a Casa Santa Marta, ha parlato della “prova finale”: la profanazione della fede, richiamando la Prima Lettura (Dn 6, 12-28) nella quale Daniele viene gettato nella fossa dei leoni per aver adorato Dio invece che il re. Il Santo Padre denuncia “il divieto di adorazione”, messo in atto dai poteri mondani, che sembra portare alla sconfitta di Dio, ma “nel momento in cui i tempi dei pagani sono stati compiuti è quello il momento di alzare il capo, perché è vicina la vittoria di Gesù Cristo” (Lc 21, 20-28)

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FORLI’

Pubblicato il 9 Agosto 2012

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FORLI’
Aperta l’Adorazione Perpetua

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E’ partita l’adorazione eucaristica perpetua a Forlì lo scorso 22 luglio, giorno in cui la Chiesa ricorda santa Maria Maddalena. L’inaugurazione è iniziata con la Messa solenne presieduta dal Vescovo Mons. Lino Pizzi e con la partecipazione del parroco di Santa Maria in Villanova sede dell’AEP, del Vicario Mons. Dino Zattini e di altri parroci dell’unità pastorale e di altre parrocchie della diocesi. Il progetto è partito da Don Davide Brighi, parroco di Villanova, si sono poi uniti in seguito anche Don Domenico Ghetti e altri sacerdoti dell’unità pastorale e del vicariato. Il Vescovo ha sottolineato che l’adorazione perpetua porta all’incontro personale con il Signore e proprio da questo avrà inizio a giorni anche la missione della GMG a Rio de Janeiro. La chiesa era gremita di adoratori che sopportavano coraggiosamente l’intenso caldo afoso partecipando alla celebrazione con ardente devozione e attenzione..

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Il papa e l’adorazione

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

 

– L’ADORAZIONE EUCARISTICA E L’EUCARISTIA

“Senza adorazione e annuncio siamo cristiani da museo”. Omelia di Papa Francesco del 23 maggio 2013


“Il sale ha senso quando si dà per insaporire le cose. Anche penso che il sale conservato nella bottiglietta, con l’umidità, perde forza e non serve. Il sale che noi abbiamo ricevuto è per darlo, è per insaporire, è per offrirlo. Al contrario diventa insipido e non serve. Dobbiamo chiedere al Signore di non diventare cristiani col sale insipido, col sale chiuso nella bottiglietta. Ma il sale ha anche un’altra particolarità: quando il sale si usa bene, non si sente il gusto del sale, il sapore del sale… Non si sente! Si sente il sapore di ogni pasto: il sale aiuta che il sapore di quel pasto sia più buono, sia più conservato ma più buono, più saporito. Questa è la originalità cristiana!”

“La originalità cristiana non è una uniformità! Prende ciascuno come è, con la sua personalità, con le sue caratteristiche, con la sua cultura e lo lascia con quello, perché è una ricchezza. Ma gli dà qualcosa di più: gli dà il sapore! Questa originalità cristiana è tanto bella, perché quando noi vogliamo fare una uniformità – tutti siano salati allo stesso modo – le cose saranno come quando la donna butta troppo sale e si sente soltanto il gusto del sale e non il gusto di quel pasto saporito con il sale. L’originalità cristiana è proprio questo: ciascuno è come è, con i doni che il Signore gli ha dato”.

“E così il sale si conserva, non perde il suo sapore. Con l’adorazione del Signore io trascendo da me stesso al Signore e con l’annunzio evangelico io vado fuori da me stesso per dare il messaggio. Ma se noi non facciamo questo – queste due cose, queste due trascendenze per dare il sale – il sale rimarrà nella bottiglietta e noi diventeremo cristiani da museo. Possiamo far vedere il sale: questo è il mio sale. Ma che bello che è! Questo è il sale che ho ricevuto nel Battesimo, questo è quello che ho ricevuto nella Cresima, questo è quello che ho ricevuto nella catechesi… Ma guardate: cristiani da museo! Un sale senza sapore, un sale che non fa niente!”.

VIDEOhttp://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20130602_adorazione-eucaristica_it.html

 


– ADORAZIONE EUCARISTICA IN CONTEMPORANEA MONDIALE

Basilica Vaticana Domenica, 2 giugno 2013 – ore 17:00
VIDEO
LIBRETTO PDF 

 


ADORAZIONE IN CONTEMPORANEA DELLA CHIESA UNIVERSALE
PAPA FRANCESCO, L’ADORAZIONE

Stiamo scoprendo il legame intimo che esiste fra il Papa, e non potrebbe essere altrimenti, e l’Adorazione Eucaristica. Si è visto con l’Ora Santa di Adorazione alla quale convocò tutto il mondo in contemporanea come Chiesa Universale, e alla quale arrivò anche una parte della sua storia e cioè niente meno che il suo confessore in Argentina.

La scorsa domenica 2 giugno, giorno del Corpus Christi, alle ore 17, ora di Roma, decisa dal Papa Francesco, la Chiesa universale rimase contemporaneamente in adorazione eucaristica, con un tema comune: “Un solo Signore, una sola fede”.

Dalle isole Cook a Reikiavik, passando per il Cile, Burkina Faso, Taiwan, Irak, Bangladesh, Stati Uniti o Filippine, le diocesi si sintonizzarono con l’ora della diocesi del Papa, il quale ha presieduto questa adorazione del Santissimo nella Basilica di san Pietro. Lo stesso santo padre Francesco propose le intenzioni di preghiera.

La prima fu: “per la Chiesa, estesa in tutto il mondo e unita oggi in segno di unità nell’adorazione della Santissima Eucaristia. Possa il Signore farla sempre più obbediente all’ascolto della sua Parola per presentarsi davanti al mondo sempre ‘più bella, senza macchia, senza ruga, ma santa e immacolata.’.

Possa attraverso il suo fedele annuncio, la Parola che salva, risuonare anche come portatrice di misericordia e fare in modo che l’amore si riaffermi per dare un significato pieno al dolore e alla sofferenza, elargendo gioia e serenità.

La seconda intenzione di Papa Francesco è stata: “per coloro che nelle diverse parti nel mondo vivono la sofferenza di nuove schiavitù e sono vittime della guerra, del commercio delle persone, del narcotraffico e del lavoro ‘in schiavitù’; per i bambini e le donne vittime di ogni forma di violenza.

Che questo grido silenzioso di aiuto incontri la Chiesa vigilante affinché, tenendo fisso lo sguardo in Cristo crocifisso non si dimentichi di tanti fratelli e sorelle lasciati alla mercé della violenza! Ancora per tutti coloro che si trovano nella precarietà economica, soprattutto i disoccupati, gli anziani, gli immigrati, coloro che non hanno casa, i carcerati e coloro che sperimentano l’emarginazione.

Che la preghiera della Chiesa e la sua vicinanza attiva dia loro consolazione e aiuto nella speranza, forza e audacia per la difesa della dignità della persona!”

IL PAPA VISTO DAL SUO CONFESSORE

Il sacerdote francescano Fray Berislao Ostojic OFM, confessore in Argentina del cardinale Jorge Maria Bergoglio, nella sua lettera inviata a suo fratello che vive a Zagreb, Croazia, fra l’altro, si domanda da dove venga al Papa “l’audacia dei gesti, la gioia per il servizio”; il frate francescano così spiega: “dal mio punto di vista personale la cosa mi sembra chiara. La colonna vertebrale, dalla quale si articolano i gesti e le parole, occorre trovarla e la si riconosce nella sua attitudine orante, nella capacità di stare difronte al Tabernacolo e dissetarsi nell’intimità con Cristo con le ricchezze con le quali Gesù riempie i cuori che si aprono a Lui affinché li illumini e gli dia forza”, e continua dicendo che nell’omelia che Bergoglio pronunciò durante la consacrazione del vescovo di Azul, Mons. Salaberry, gesuita, riferendosi alle difficoltà che si presenteranno nella vita di vescovo, “quando tutto sembra oscuro”,lo esortava: “Allora, impariamo a sbucciarci le ginocchia davanti al Tabernacolo. Lui, Gesù, non inganna mai”.

(09-06-2013)

Solenne Adorazione Eucaristica in contemporanea mondiale

http://francescopapa.myblog.it/archive/2013/05/28/solenne-adorazione-eucaristica-in-contemporanea-mondiale.html

Adorazione Eucaristica contemporanea nel Mondo il 2/6 evento dell’Anno della Fede.

http://www.ilvaticanese.it/2013/05/adorazione-eucaristica-contemporanea-nel-mondo-il-26-evento-dellanno-della-fede/

Il mondo intero per un’ora unito a Papa Francesco per l’Adorazione Eucaristica

http://www.tgvaticano.it/index.php/il-mondo-intero-per-unora-unito-a-papa-francesco-per-ladorazione-eucaristica/

– GMG RIO DE JANEIRO 2013


………”Adesso, ragazzi, dobbiamo continuare a vivere giorno per giorno quello che abbiamo professato insieme alla GMG” Papa Francesco

 


FESTA DI ACCOGLIENZA DEI GIOVANI ……..e l’Eucaristia
25 luglio 2013 


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SANTA MESSA CON I VESCOVI DELLA XXVIII GMG E CON I SACERDOTI, I RELIGIOSI E I SEMINARISTI ………..e l’ Adorazione Eucaristica
27 luglio 2013 


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Siria: adorazione notturna per la pace

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 


Siria: Adorazione notturna permanente per impetrare la pace e per fermare il terrorismo
Questa l’arma “potente” della comunità ecumenica del Monastero di San Giacomo a Qarah, tra Homs e Damasco


ROMA, 29 Agosto 2013 (
Zenit.org) – Di fronte al pericolo, al futuro incerto, contro il male della guerra e del terrorismo, “armi potenti sono la preghiera e l’Adorazione del Santissimo Sacramento”: nel Monastero di San Giacomo a Qarah (città fra Damasco e Homs), la comunità residente – una comunità ecumenica che accoglie 20 fra religiosi e religiose di 8 nazionalità e di diverse confessioni cristiane – dedica le giornate alla preghiera incessante. P. Daniel Maes, sacerdote cattolico belga, responsabile della comunità, riferisce a Fides che oggi e nei prossimi giorni i sacerdoti e le suore danno vita a una Adorazione Eucaristica notturna, “coscienti della forza della preghiera e con fede nella Provvidenza di Dio”: La comunità attualmente ospita anche alcune famiglie musulmane (circa 20 persone) rifugiate al convento a causa del conflitto civile in corso…
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L’Eucaristia è una festa

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

siria
L’Eucaristia è una festa, non un semplice ricordo

A Santa Marta, papa Francesco sottolinea: la messa non è un evento “sociale” o “abituale” ma è la “memoria della Passione del Signore”, la Sua reale presenza in mezzo a noi


Di Luca Marcolivio

CITTA’ DEL VATICANO, 03 Ottobre 2013 (Zenit.org) – La messa non è un “evento sociale” ma è la reale presenza del Signore in mezzo a noi. La celebrazione eucaristica non va trasformata in un “evento abituale” ma è sempre una “festa”. Lo ha detto papa Francesco durante l’omelia di stamattina a Santa Marta, celebrata alla presenza del Consiglio dei Cardinali per la riforma della Chiesa, che oggi conclude la prima sessione di lavoro.

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