Padre Justo Lofeudo MSE
analizza il controllo sociale e la deriva anticristiana
dopo la cosiddetta pandemia
Di Javier Navascués, InfoCatolica, 20 gennaio 2021
Padre Justo Antonio Lofeudo, appartenente all’ Ordine dei
Missionari del Santissimo Sacramento, comunità che
promuove l’ Adorazione Perpetua, in tutto il mondo, viaggia per
la Spagna e per il mondo intero promuovendo l’ apertura di
cappelle nelle quali, ventiquattrore su ventiquattro, viene
esposto il Santissimo Sacramento, con una numerosa équipe
di fedeli che —organizzati in rigorosi turni— lo accompagnano
giorno e notte, adorando, riparando e consolando,
permettendo così a molti altri di venire a pregare in qualsiasi
momento, perché la cappella è sempre aperta. In questa
intervista analizza l’ accelerazione del processo anticristiano
nel mondo a causa della cosiddetta pandemia.
Come descriverebbe la situazione di mancanza di
libertà in cui viviamo?
Viviamo una situazione che si potrebbe definire onirica, al
centro di un incubo. A partire da questa pandemia e da
questo virus. All’ improvviso un’ organizzazione mondialista
ridefinisce il termine pandemia, poi compare un virus che
ha un potere mai conosciuto prima: è letale ma non più di
altri virus e molto meno di alcuni; tuttavia, nessuno lo
eguaglia nel potere politico e mediatico. Da quando è
apparso non si è parlato di altro, le statistiche Covid
vengono costantemente fornite e, a causa della pandemia,
intere popolazioni sono confinate per lunghi periodi e non
sembra avere una fine. E funge da fenomeno di
accelerazione del processo anticristiano che, ovviamente,
era già in corso. Si chiudono le chiese, si fermano le
messe, si passa al mondo della virtualità, prevalgono le
misure igieniche, l’ acqua santa scompare e compare il gel,
insieme alle maschere, mentre si impone la comunione
sulla mano e incidentalmente si trasmette il messaggio
che l’ Eucaristia può essere veicolo di contagio. Il piatto è
stato servito perché tutto ha contribuito a creare un clima
di paura nelle persone, e una scusa per fare a meno del
culto, da cui si può dedurre che l’ Eucaristia è dispensabile,
e per prendere misure precauzionali sempre a scapito
dell’ Eucaristia. E questo non è venuto dall’ esterno, anche
se c’ erano misure restrittive per le chiese e in Francia
l’ autorità civile ha provato e intende imporre regole sul
culto. Ma la cosa peggiore è che dall’ interno furono
imposte misure che limitavano il diritto di Dio di essere
adorato e il dovere dei fedeli di rendergli culto.
Ma tutto questo è come la fine o il “fino adesso” di
qualcosa che viene da lontano.
Sì, stiamo vedendo sempre più chiaramente lo svolgersi di
due forze antagoniste che sono espressione di due
misteri: quella della pietà o misericordia, che è quella
dell’ Incarnazione di Dio, e quella dell’ iniquità. Il mistero
dell’ iniquità, il male che circonda l’ umanità, che attanaglia
l’ uomo e che è al di là di lui, perché è preternaturale, ha
operato nel corso della storia, e lo ha fatto nel mondo e
all’ interno della Chiesa pellegrina sulla terra. Le false
religioni dei Baal e dei demoni nelle diverse società che
hanno reclamato e rivendicato vittime, il terrore con cui
sono soggetti quelle culture, il rifiorire del paganesimo, il
sincretismo sono tutte espressioni di questo mistero di
iniquità di cui parla la Scrittura. Ma dove il mistero
dell’ iniquità diventa più manifesto e anche personale è
quando Gesù Cristo appare nella storia. Si manifesta nella
violenta e permanente opposizione a nostro Signore, in
coloro che rifiutano e uccidono il Figlio di Dio venuto nella
carne e si prolunga nella religione talmudica e nell’Islam.
Non appena è nato il cristianesimo, il mistero
dell’ iniquità è già presente e si è sviluppato fino ad
oggi.
Prima nelle persecuzioni e morti di cristiani da parte del
potere romano, nello gnosticismo, e poi in altre eresie
come quella ariana e nestoriana. Seguiranno tempi di
corruzione nella Chiesa, a cui i grandi santi danno rimedio,
e lo scisma d’ Oriente e lo scisma d’ Occidente. Nel XV
secolo Jan Hus appare in Boemia, ma seguendo le tracce
di Wycliff del secolo precedente in Inghilterra, e nel XVI
abbiamo Lutero, Zwingli, Calvino, oltre allo scisma anglicano.
Tutto questo accade in tempi in cui anche la
Chiesa era sconvolta e bisognosa di una riforma dei
costumi, che furono veramente fatti dai santi cresciuti
all’interno della Chiesa.
Seguirono nella Chiesa l’ abbandono della metafisica e
l’ avvento del naturalismo, le nuove teologie moderniste
con influenze aperte dalla filosofia kantiana ed hegeliana e
dall’ ideologia marxista, quest’ ultima soprattutto in America
Latina. E, per quanto riguarda il mondo, si è passati dallo
spostamento di Dio da parte dell’ uomo all’ aperta ribellione
dell’ uomo contro Dio come nella filosofia illuminista che ha
portato alla Rivoluzione francese, e se seguiamo il filo
conduttore di questo mistero arriviamo al marxismo, la
rivoluzione bolscevica, Antonio Gramsci e il marxismo
culturale, la scuola di Francoforte e la decostruzione, che
è il nichilismo dell’ annullamento di tutti i concetti, credenze
e valori per poi imporre nuovi paradigmi.
Da qui nascono le assurdità come l’ ideologia di genere.
Tutto ciò che Papa Benedetto, prima ancora di essere
Papa, metteva in guardia su quella dittatura del pensiero
unico e del relativismo e di quella che Giovanni Paolo II
definì cultura della morte, cioè, queste imposizioni di leggi
malvagie e omicide come quelli dell’ aborto e
dell’ eutanasia. Stiamo vedendo tutto questo in questo
momento in paesi come Spagna e Argentina, allo stesso
tempo che vediamo come un virus viene utilizzato per
scopi politici e allo stesso modo la censura dei social
media che si identifica come quelli di Big Tech , coloro che
hanno in loro possesso le grandi tecnologie e le grandi
risorse per la comunicazione. E questi al grande potere
della censura e dell’ intimidazione uniscono il potere della
manipolazione sulle grandi masse. Ebbene, tutto questo è
stato esposto in sintesi, e c`è ancora di più, ma tutto ciò
non è possibile spiegarlo senza una visione
soprannaturale. Questa visione è ciò che ci permette di
notare e identificare il mistero dell’ iniquità che si dispiega
fino all’ avvento dell’ Anticristo. Questo mistero è stato
contrastato perché è stato contrastato dal cristianesimo e
in particolare dal cattolicesimo (non invano è il
cattolicesimo sempre il nemico da eliminare e lo vediamo
nelle rivoluzioni francesi, nei regimi comunisti e in quelli
massonici), e, all’ interno del cattolicesimo, ancor più
precisamente nella figura del Papa e nei sacramenti,
specialmente nell’ Eucaristia, e la grande opposizione, che
sono gli interventi della Vergine Santissima.
Si può dire che le forze dell’ Anticristo siano ora in
atto?
Il Modernismo (un compendio di tutte le eresie, come lo
chiamava il santo Papa Pio X, perché incide su tutte le
verità della fede) nelle sue nuove versioni, è il cavallo di
Troia che mina – come lo esprime il santo Papa nella
Pascendi – il carattere soprannaturale della Chiesa e lo fa
dall’ interno della Chiesa stessa. "Sono usciti di mezzo a
noi, ma non erano dei nostri”, scriveva San Giovanni nella
sua prima lettera, e questa è la grande tragedia iniziata
nel XIX secolo e che sta raggiungendo il suo esito finale.
Abbiamo tutto davanti ai nostri occhi, distruzione totale. La
distruzione del creato nei suoi principi, cioè l’ uomo come
uomo e la donna nella sua stessa natura, la famiglia come
creazione di Dio, la perversione dei minori. La demolizione
del sacro per chiudere le strade alla salvezza, e da qui gli
attacchi al sacerdozio e ai sacramenti. In questo senso, il
virus non ha creato alcun caos – sebbene abbia
danneggiato la pratica religiosa – ma piuttosto è servito a
rivelare ciò che c’ era già: la grande apostasia. E poiché la
salute dell’ anima, che è la salvezza, è stata a lungo
sostituita dalla salute del corpo, non sorprende che si
occupino solo dell’ igiene fisica ma non spirituale. In questo
sovvertimento di valori è logico che non abbia importanza
che non ci sia acqua santa nei bacini ma, sì, che non
manchi l’ idrogel alcolico per le mani, o che si sostituisca la
vicinanza a Dio per mezzo dei sacramenti – che per la
salute del corpo sono stati sospesi – per l’ allontanamento
sociale, e – con totale abuso di potere – si impone la
comunione sulla mano perché non si venga contagiati
dalla comunione. Messaggio immediato: Eucaristia uguale
veicolo di contagio.
D’ altra parte, la pandemia serve per aprire la porta alla
morte, rendendo legali l’ aborto e l’ eutanasia, mentre la
voce di chi dovrebbe tuonare diventa, per usare un
eufemismo, rauca.
E non sarebbe sorprendente, perché il dialogo con il
mondo è stato cercato con insistenza a scapito
dell’ evangelizzazione e da lì è presto derivato a non
disturbare il mondo e a essere condiscendenti con esso,
per alla fine degenerare nella discesa ai patti con il
mondo. Non tutti però rimangono muti e insieme a pochi
pastori sono i fedeli che, come in Argentina, si ribellano
ancora una volta contro la morte degli innocenti, si fanno
avanti in difesa di entrambe le vite, con preghiere, digiuni,
adorazioni e anche manifestazioni. . Anche se è noto che
non sono le dimostrazioni che possono ottenere molto
perché la guerra è spirituale. È la guerra guidata da
Satana stesso che, sin dall’ inizio, si interpone tra l’ uomo e
Dio per distruggere l’ uomo, poiché non può distruggere
Dio. Attraverso l’ azione del male arriviamo all’ attore di
questo male che supera l’ uomo, e quell’ attore è il Maligno,
è Satana. È Lui che porta fino alla fine l’ opera di quel
mistero di iniquità, il piano di annientamento, la fine che
Dio gli permetta. Ma, in quest’ opera, l’ uomo non è una
semplice vittima perché è chiamato a decidere chi seguire.
Si dirà che la maggioranza non ne è a conoscenza e vive
passivamente gli eventi e soltanto ne soffre. In parte è
vero, ma nella vita di ciascuno c’è sempre il seguire la via
del bene o del male, ogni giorno. E i cristiani che si
ricordino di aver ricevuto lo Spirito di filiazione. Quando i
fatti mostrano la loro gravità, anche i tizzoni della fede
possono essere riaccese.
Noi sacerdoti abbiamo la responsabilità di mostrare la
verità e di chiamare a seguire Colui che è la Verità, Colui
a cui è stato dato il nome che è al di sopra di ogni altro
nome, Gesù Cristo l’ unico Salvatore. Ci sono due
passaggi dell’ Apocalisse da tenere a mente in questo
momento. Uno è sapere che il Drago, Satana, è andato a
fare la guerra al resto della discendenza della Donna,
contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e
sono in possesso della testimonianza di Gesù. (cfr Ap
12:17). La donna ha la doppia interpretazione della Chiesa
e della Beata Vergine. L’ altro si riferisce ai poteri della
terra che sono al servizio del Maligno e dice: “Essi
combatteranno contro l’ Agnello, ma l’ Agnello li
vincerà, perché è il Signore dei signori e il Re dei re e
quelli con lui sono i chiamati, gli eletti e i fedeli ”(Ap
17:14).
Si può dire che siamo in guerra?
Siamo in guerra, dobbiamo resistere sapendo che la lotta
è dura ma la vittoria è certa. Dobbiamo resistere e tenere
sempre presente che il fine della Chiesa, la sua legge
suprema è la salvezza delle anime e per salvare le anime,
per quanto ci riguarda, è necessario salvare la Chiesa,
cioè essere fedeli alla Chiesa di Cristo, per denunciare
menzogne, inganni, errori, non ammettere che si scenda a
patti con il mondo, che la Chiesa si inchini ai poteri di
questo mondo o incoraggi un ordine che non è secondo i
valori cristiani o promuova o si associ a un’ unità senza
Cristo, quindi falsa, né al falso ecumenismo. Dobbiamo
resistere alla contaminazione spirituale, dottrinale e
morale all’ interno della Chiesa. La Chiesa deve essere
purificata da tutto ciò che è stato corrotto nella dottrina e
nella disciplina dei sacramenti e che sarà fatto dal
Signore, ma – per quanto ci riguarda- possiamo e
dobbiamo farlo intensificando la preghiera, riparando
attraverso penitenze, digiuni e adorazione.
Non puoi aspettare che gli altri lo chiedano o lo facciano.
Ciascuno a sua misura può e deve contribuire al trionfo
della Chiesa di Cristo sulla terra con i suoi rosari, con
digiuni e penitenze, con l’ adorazione e la pratica
cosciente, devota e molto seria dei sacramenti.