nel mondo

P. Lofeudo:”La grazia sovrabbondante di Dio è all’opera, abbiamo
inaugurato 5 nuove cappelle di adorazione”.
Javier Navascués, il 18.07.23 alle 7:39 A.M

P. Justo Antonio Lofeudo, sacerdote dei Missionari della Santissima

Eucaristia, una comunità dedicata alla promozione dell’adorazione
eucaristica perpetua nel mondo. È nato a Buenos Aires dove ha studiato
filosofia e teologia presso l’Università Domenicana UNSTA. Dopo aver
esercitato il suo ministero in America, da vent’anni lavora in Europa, dove
promuove l’adorazione eucaristica perpetua attraverso la fondazione di
cappelle di adorazione perpetua e anche attraverso conferenze, articoli e
congressi sul tema. In Europa ha contribuito all’apertura di cappelle di
adorazione perpetua in Spagna, dove nel 2003, anno del suo arrivo, non
esisteva un’adorazione perpetua come quella che oggi si è diffusa in tutta
la Spagna e nel continente europeo. Per molto tempo ha alternato le sue
missioni con l’Italia, per poi estendere l’area alla Romania, Croazia,
Austria, Ungheria e ultimamente Polonia. Ha tenuto relazioni a congressi
internazionali (Québec 2008, Roma 2011, Budapest 2021). Ha scritto libri,
opuscoli, audio e video sull’Eucaristia e sulla devozione mariana. Nel 2021
ha ricevuto il premio Religión en Libertad “Nueva Evangelización”. È
ingegnere chimico laureato all’Università di Buenos Aires.

In questa occasione parla della nuova cappella di Vilasar de Mar
(Barcellona).
Informazioni e iscrizioni per i fedeli della zona: Home
(adoracioperpetuamaresme.org)

Come sta andando l’apostolato per la creazione di nuove cappelle di
adorazione eucaristica perpetua – CAEP – in Spagna?
Meravigliosamente. Stiamo assistendo all’azione della grazia
sovrabbondante di Dio. Basti pensare che in questo semestre sono state
inaugurate 5 cappelle di adorazione perpetua (quando la media annuale
era di 3,5 all’anno). Le ultime a Malaga e a Gerona. Le missioni si stanno
moltiplicando perché le richieste aumentano anche da zone che avremmo
ritenuto impossibili o almeno difficili a causa della bassa religiosità e di
altri fattori. Tuttavia, vediamo che il Signore ci spinge ad aprire questi fari
di luce in mezzo alle tenebre del mondo.

Quali sono i principali frutti che queste cappelle stanno portando?
Il principale è una maggiore consapevolezza della Presenza divina
nell’Eucaristia. Questo frutto ne porta un altro: la partecipazione attiva
alla Santa Messa e la corretta ricezione dell’Eucaristia in un
atteggiamento e con gesti di adorazione.
A sua volta, una maggiore e più profonda partecipazione alla celebrazione
dell’Eucaristia porta maggiori benefici a questi fedeli adoratori.
Un altro frutto evidente è la conversione perché attraverso l’adorazione si mette ordine nella vita, in quanto Gesù Cristo comincia a occupare il centro dell’esistenza.
Anche le buone e assidue confessioni sono un frutto, perché coloro che
adorano incontrano l’amore di Dio che non li accusa, ma li interpella e li
porta a fare buoni esami di coscienza e buone confessioni. In altre parole,
l’adorazione è un percorso speciale di approfondimento della
conversione.
In tempi di grande confusione come quelli in cui viviamo, fuori e dentro la
Chiesa, per molti rimanere in adorazione davanti al Santissimo
Sacramento significa ricevere la luce per discernere dove vi sia l’errore,
dove vi sia inganno, dove sono le deviazioni dottrinali e la falsità morale.
Uno degli effetti che abbiamo visto più volte è che una cappella, un
oratorio, un luogo di adorazione perpetua è un polo di attrazione per
coloro che cercano Dio e attira l’attenzione di coloro che sono lontani
dalla fede e li spinge ad avvicinarsi a Dio. Il Signore irradia dalla sua
intronizzazione in adorazione e, allo stesso tempo, attrae. Irradia pace e
ogni tipo di grazia e allo stesso tempo attrae con la forza del suo amore.

Chi scopre l’adorazione diventa un propagatore del bene ricevuto. A volte
lo farà con parole entusiastiche per il tesoro nascosto che ha scoperto, a volte semplicemente con la sua testimonianza silenziosa. La
testimonianza silenziosa di chi è diventato semplicemente portatore di
pace.
In questo momento in Spagna ci sono 18.000 adoratori registrati che
praticano almeno un’ora di adorazione alla settimana. Per ogni adoratore
registrato 4 o 5 persone visitano il Santissimo Sacramento in ogni cappella
di adorazione perpetua, quindi durante la settimana circa 100.000
persone si recano nelle cappelle di tutta la Spagna. C’è un detto italiano
che si applica molto bene a tutta l’adorazione e in particolare
all’adorazione perpetua: “Fa più rumore un albero che cade che una
foresta che cresce”. Ebbene, l’adorazione perpetua è la foresta di grazia
che cresce nel silenzio.
Durante il lockdown, quando le chiese erano chiuse, alcune cappelle di
adorazione perpetua rimasero aperte grazie agli sforzi di alcuni fedeli.
Entravano due o tre prima del coprifuoco e rimanevano tutta la notte fino
a quando il coprifuoco non veniva revocato, il che significava che
l’adorazione non veniva interrotta durante la notte. Naturalmente, in
questo caso non veniva interrotta nemmeno l’adorazione diurna. La
fedeltà nel rispettare l’ora di adorazione e lo zelo per l’Eucaristia sono una
conseguenza dell’esperienza di stare con il Signore e di ricevere il suo
amore e le sue grazie, e questo, a sua volta, ci spinge a fare in modo che
l’adorazione non venga mai interrotta.
In tempi di apostasia, ogni adoratore diventa profeta dell’Eucaristia,
perché con l’eloquenza della sua testimonianza di adorazione silenziosa
grida al mondo: Dio è qui, vieni ad adorarlo!
Ogni uomo anche senza saperlo (direi che la maggior parte non lo sa) ha
sete di Dio e questo desiderio, questa sete si placa solo quando Egli viene
incontrato e adorato. La cappella d’ adorazione perpetua permette di
incontrarlo a qualsiasi ora del giorno e della notte e ogni giorno. E
incontrando Dio, la persona incontra se stessa; perché adorare è
riconoscere chi è Dio, riconoscere la sua maestà, la sua santità assoluta, il suo amore come Creatore e Salvatore, e chi sono io, la mia piccolezza, la
mia realtà di creatura ma amata da Dio.
È un’iniziativa che non si ferma. L’idea è quella di continuare ad ampliare
le cappelle in Spagna e nel mondo.
Se prima, spesso con grandi difficoltà, abbiamo sempre avuto l’impulso
dato dalla grazia per intraprendere le missioni, ora – ancora di più –
abbiamo lo stimolo della crescita dell’adorazione perpetua per realizzare
nuove missioni ed estendere così il Regno eucaristico nel mondo.
Cosa significa avere una nuova cappella in una città costiera come
Vilasar de Mar?
Fermo restando che ogni regione della Spagna ha le sue peculiarità, c’è
un’esperienza che può essere considerata comune alle città del
Mediterraneo con l’adorazione perpetua. Guardiamo alla Spagna. La
prima cappella di adorazione perpetua fondata in Spagna si trovava in un
frazione di Estepona chiamata Cancelada, poi sono seguite altre cappelle
ad Alicante, Valencia e altre ancora; in tutte, il fatto di trovarsi in luoghi
turistici ha permesso all’adorazione eucaristica di essere conosciuta e
all'iniziativa di diffondersi in altre parti del Paese. Inoltre, le persone che
si trovano in vacanza in queste città e che hanno già l’adorazione
perpetua nei loro luoghi di origine possono beneficiarne e continuare con
le loro ore di adorazione. Un altro effetto, più sottile ma non meno vero,
è che dove c’è turismo si perde più facilmente la centralità della vita, nel
senso che la dispersione è maggiore, e le semplici visite al Santissimo
Sacramento fanno sì che in mezzo alla frenesia si possano trovare pace e
tranquillità e momenti di concentrazione su Dio.
Com’è l’accoglienza e l’entusiasmo della gente qui?

L’accoglienza è molto buona, molti sono coloro che esprimono la loro gioia nel poter avere l’adorazione perpetua. Lo dicono sia coloro che già sanno dell’esistenza dell’adorazione perpetua, sia coloro ai quali viene spiegato che potranno visitare e stare con il Signore nella sua presenza eucaristica a qualsiasi ora del giorno e della notte, tutti i giorni.
Quali frutti vi aspettate da questa missione apostolica?
Oltre ai fedeli registrati, ci saranno molti che si fermeranno nella loro
routine quotidiana per trascorrere un momento con il Signore nel silenzio
della cappella. Tutti troveranno la pace che solo Cristo può dare e che li
spingerà a tornare e, possibilmente, a invitare altri a fermarsi nella
cappella. Come altrove, in questo luogo sacro passeranno persone che
vengono di fare le spese, madri con i loro bambini piccoli, persone di ogni
età e ceto sociale. Sarà un’oasi di pace. Come ha detto qualcuno:
troveranno uno spazio di gratuità che contrasta con la logica
dell’efficienza della vita quotidiana.
Quanti verranno in lacrime e saranno consolati! Quanti troveranno
sollievo dalle loro sofferenze! Quanti si riconcilieranno con Dio! Quanti
saranno restituiti alla gioia! Come in tutti i luoghi in cui è stata istituita
l’adorazione perpetua, anche a Villasar e dintorni ci sarà un “prima” e un
“dopo” dall’inizio dell’adorazione ininterrotta del Santissimo Sacramento.
In che modo l’Eucaristia sostiene la vita della Chiesa?
Senza l’Eucaristia non c’è Chiesa, non c’è salvezza. L’Eucaristia fa la Chiesa
e la Chiesa fa l’Eucaristia, un aforisma di Henri du Lubac che si riferisce
alla dimensione ecclesiale dell’Eucaristia.
Teniamo presente che la devastazione liturgica, e con essa la banalizzazione dell’Eucaristia, è stata la causa principale della perdita di
fede nella Chiesa e del conseguente sfacelo. Dove c’è riverenza per
l’Eucaristia, rispetto per la Presenza divina nel Santissimo Sacramento,
dignità nella celebrazione e quindi adorazione, non solo si recupera la
fede e si rafforza la speranza, ma si consolida e si rafforza la comunità
ecclesiale. Inoltre, la manifestazione della fede nell’Eucaristia attraverso
l’adorazione e il rispetto riverente, espressione del santo timore di Dio, nelle celebrazioni sono la causa di nuove e continue conversioni che si manifestano in buone e assidue confessioni.
La vita della Chiesa è alimentata dalla fede, nutrita dai sacramenti. Come
insegna il Concilio Vaticano II, l’Eucaristia è la fonte e il culmine della vita
spirituale e della missione della Chiesa. Mentre molte chiese chiudono,
altre diventano musei e molte altre ancora cessano di essere comunità
eucaristiche e diventano solo centri per attività di ogni genere; dove c’è
l’adorazione, l’amore e la fede nell’Eucaristia crescono e la Chiesa vive
sana e forte.
L’adorazione costante trasforma sempre, in un modo o nell’altro, la
vita?
Ogni momento di adorazione trasforma. Più una persona si abbandona
all’azione divina, più intensa sarà la trasformazione. Dalla sua Presenza
eucaristica, il Signore irradia grazie e chi si avvicina a Lui, Egli lo avvicina
ancora di più. È proprio la vicinanza al Signore che ha come effetto la
trasformazione personale. Più si sta con Lui, più si desidera incontrarlo.

Di Javier Navascués

SS vilasar de mar