<<Vuoi, con l’aiuto di Dio, abbracciare per sempre la vita di perfetta castità, obbedienza e povertà, che fu scelta da Cristo Signore e dalla sua Vergine Madre?>>
<<Sì, lo voglio!>>
Così risuona l’eco di quelle parole cariche di commozione. Era l’undici luglio e mi trovavo nella Chiesa di san Francesco posta nel cuore della Repubblica di san Marino; gremita com’era di fedeli, amici, parenti e turisti che passando di lì si fermavano sorpresi per l’ inconsueta cerimonia.
Mi chiamo M. G. e poco più di un mese fa ho emesso i Voti Perpetui Solenni nella Comunità delle Adoratrici Perpetue nella Diocesi di san Marino- Montefeltro.
Sono nata nel 1984 e fin da piccola avevo un desiderio: fare qualcosa di grande e di bello per gli altri. Quest’aspirazione la ricevetti dapprima nella mia famiglia con la sua sensibilità artistica umbro- marchigiana e la sua praticità piemontese, nella città di Urbino dove sono nata e cresciuta.
In seguito la coltivai con la scuola musicale e quella artistica, dove la dedizione e la competenza di compagni e insegnanti arricchivano le mie esperienze. In seguito approfondii lo studio e il lavoro nel campo psicopedagogico.
Ciò che accresceva la mia vita erano anche le attività scout. Qui, quello che più mi affascinava oltre al servizio verso il prossimo e le lunghe camminate con le guide, era la vita sobria e avventurosa nella natura dove improvvisavo, coi miei compagni, piccoli altari per la liturgia della santa Messa; oppure quando tra le tende nei campi, ci davamo il cambio nella notte per fare la veglia alle stelle … Qualcuno mi stava chiamando così nella semplicità della vita fraterna e nella contemplazione
della vita quotidiana. A volte dopo le attività scout andavo con alcuni amici nella chiesa di Santo Spirito posta nel centro storico di Urbino dove ci fermavamo per la santa Messa animata dal gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo. Allora frequentavo le scuole superiori e non capì subito che il Signore chiamava proprio me, così nel frattempo feci anche altre esperienze che però mi allontanarono dalla Chiesa: “Ecco” commenta sant’Agostino nelle sue Confessioni; “Tu eri dentro
di me, io stavo al di fuori: e qui ti cercavo, e deforme quale ero, mi buttavo su queste cose belle che Tu hai creato” .
Nel 2005 la chiesa di Santo Spirito diventò la sede per la Cappella dell’Adorazione Eucaristica Perpetua e proprio lì il Signore gettò un seme particolare nel cuore di mia mamma quando, davanti al Santissimo Sacramento, chiedeva al Signore di far rifiorire e rinverdire la fede della nostra famiglia presa com’era dalle cose del mondo e dimentica di Dio!
Infatti presa dalle preoccupazioni di questo mondo, giorno dopo giorno invece della gioia, il vuoto prendeva sempre più spazio nella mia vita finché, in una domenica del 2008, la mia famiglia mi invitò ad un incontro di preghiera e adorazione che si teneva presso il Duomo di Urbania: lì con la guida del sacerdote davanti alla Presenza dell’Eucarestia, sperimentai di nuovo la Pace e ritrovai me stessa. Dopo quell’esperienza la mia vita cambiò verso un nuovo orizzonte. Come per la donna
Samaritana, capì che il Signore mi attendeva e conosceva il mio cuore: “Conoscersi infatti è conoscere Te, o mio Conoscitore!” (sant’ Agostino). Da quell’incontro nacque il desiderio di approfondire il mio cammino di fede e di preghiera anche attraverso la direzione spirituale e la lectio divina. Ciò mi permise di affrontare la vita con occhi diversi: Dio amava proprio me e mi guidava tenendomi per mano attraverso la sua Parola e i testimoni della sua Chiesa.
Ciò che più desideravo era di fare la sua volontà, perché in essa avevo sperimentato una grande gioia! In quel contesto di sequela feci nuove e importanti amicizie e nel 2012 durante la proiezione del film “Il Cantico di Maddalena” in una sala cinematografica di Pesaro, conobbi suor Maria Gloria Riva e in seguito incontrai la sua Comunità.
La vita semplice e bella di quelle monache mi colpì subito: la loro vita girava attorno a Cristo, presente realmente nell’Eucaristia che, adorato incessantemente, scandisce un tempo “Altro” ed educa lo sguardo …
Attraverso la via pulchritudinis diffondono la bellezza del Mistero cristiano, l’amore per la liturgia e per il Mistero Eucaristico (Direttorio). La bellezza, a cui anche oggi si riferiscono, è quella umile dell’arte: arte figurativa contemplata, interpretata; arte musicale, assaporata e meditata, per ridare all’uomo la sua identità rispondendo alle sfide del tempo moderno e alla perdita del senso religioso dell’esistenza”(Direttorio).
Poco dopo intuì che quella era proprio la forma che stavo cercando e così dopo un anno di discernimento entrai nel loro Monastero. Lì approfondì la mia passione per l’arte, la musica, lo studio biblico, patristico e la spiritualità di Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione (1770- 1824) fondatrice a Roma nel 1808 dell’ Ordine delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento.
Nella comunità ho sperimentato la Presenza del Signore che si manifesta nei Misteri Sacramentali, nel popolo che cerca il suo Volto, nella sua Parola di Verità e nella nostra amicizia fraterna.
Ciascuno viene coinvolto ed educato dalla liturgia in tutte le sue direzioni: essa scandisce e intesse tutto il nostro tempo restituendoci la sua vera dimensione, quella dell’eternità.
Ringrazio il Signore per tutte le persone che ha posto sapientemente nel mio cammino e, insieme alla mia Comunità, tenendo lo sguardo sul Mistero Eucaristico, continuiamo ad annunciarlo affinché tutti, incontrandolo sull’Altare, possano venire ad adorarlo!
M. G. M.