Mi chiamo don Marco Caruso, ho 39 anni e sono un giovane Sacerdote dell’Arcidiocesi di Agrigento.
Ricordo ancora quando arrivai a Bologna per completare i miei studi di ingegneria, era il settembre del 2011. Il mese dopo, per puro caso, iniziai a frequentare il gruppo di preghiera “Regina della Pace”, gruppo che si riuniva tutti i giovedì . Ad uno di questi incontri parteciparono delle persone, accompagnate da un sacerdote, il quale ci parlò dell’imminente nascita di un’adorazione continua (attualmente perpetua) nella Chiesa del Santissimo Salvatore.
Questo sacerdote ci invitò a prendere un dolce impegno: scegliere un giorno e un’ora alla settimana da dedicare completamente a Gesù. Io partecipavo all’adorazione tutti i giovedì sera al gruppo, ma decisi lo stesso di dire “sì” a quella chiamata. In fin dei conti, aggiungere un’ora intera di adorazione silenziosa a quella guidata che già facevo, era un regalo da parte di Dio che non potevo lasciarmi sfuggire. A maggio del 2012 inizio questa nuova avventura insieme a Gesù, che porto avanti fino a luglio del 2013 quando poi, completati gli studi, ritornai ad Agrigento per entrare in seminario. Stare con Gesù, poterlo adorare, non era nei miei piani e se devo essere sincero non ero del tutto sicuro che ci sarei riuscito: fare silenzio nel mio cuore per lasciare a Dio lo spazio necessario per poterlo riempire con le “Sue Parole” non era qualcosa a cui ero abituato. Ma per stare con Gesù non devi essere capace, bravo o perfetto, devi semplicemente essere te stesso e aprirgli il cuore per poterlo accogliere nella tua vita ed è quello che in fin dei conti ho cercato di fare in quell’anno. Mai e poi mai mi sarei aspettato tutti quei regali da parte del Signore. Settimana dopo settimana una gioia nuova, mai provata fino ad allora, inizia a farsi largo nel mio cuore. Un cuore gioioso è semplicemente il risultato di un cuore che arde di Amore. La gioia è preghiera. La gioia è Amore e iniziai a comprendere che indipendentemente da quello che avrei fatto nella vita è Lui, Gesù, l’unico vero tesoro che valga la pena di essere trovato e che solo l’Amore da valore e senso alle nostre azioni, quello stesso Amore che alla fine mi ha spinto a seguirlo in maniera diversa, prima come missionario della carità (di Madre Teresa di Calcutta) e adesso come suo sacerdote, anche se inizialmente non era nei miei piani (in fin dei conti di lì a poco sarei diventato ingegnere). Ma “esiste uno stato di riposo in Dio” affermò Edith Stein “di totale sospensione di ogni attività della mente, nel quale non si possono più tracciare piani né prendere decisioni, e nemmeno far nulla, ma in cui, consegnato tutto il proprio avvenire alla
volontà divina, ci si abbandona al proprio destino” e il 14 settembre del 2023, festa dell’Esaltazione della Santa Croce, Monsignor Alessandro Damiano mi ha ordinato presbitero.
don Marco Caruso