Alcuni pensieri sull’ adorazione
Adorare il Signore nella sua presenza eucaristica da lontano e non adorare il Santissimo esposto davanti noi ?
Evidentemente non è lo stesso rimanere in silenzio adorante, in preghiera o magari in contemplazione dove siamo noi esposti alla sua presenza particolare e localizzabile nell’Ostia Santa che essere davanti a una fotografia oppure ad una immagine trasmessa per via telematica.
Il Signore ha scelto di rimanere così sacramentalmente, ossia nella materia che, per dirla in concetti metafisici, rimane in quanto materia per gli accidenti ma che ha cambiato la sua sostanza creaturale per la sostanza di Cristo integralmente nella sua divinità e nella sua umanità.
Mistero insondabile, senza nessun dubbio, che richiama alla nostra fede nelle Sue parole “Questo è il mio corpo”. Questo corpo eucaristico è il nuovo tempio dove dobbiamo adorare, Dio in spirito e in verità. Ricordiamo la domanda della samaritana, dove si deve adorare Dio? Il Signore risponde che è arrivata l’ora (e per san Giovanni l’ora è quella della croce, della glorificazione) in cui non si adorerà più nel tempio di Gerusalemme né sul monte Garizim dei samaritani, ma in spirito e verità. Il Signore non aggiunge altro ma nello stesso Vangelo troviamo l’episodio della cacciata fuori dei cambiamonete e dei commercianti dal tempio di Gerusalemme. Quando i giudei domandarono a Gesù con quale autorità faceva quelle cose, Egli rispose “Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere”. Dice san Giovanni che Egli parlava del tempio del suo corpo. Vuol dire che si adora solo in spirito e verità quando si adora il suo corpo eucaristico, l’Eucaristia. L’Eucaristia è il tempio, il nuovo tempio della Nuova Alleanza. Questo anche implica che davanti all’Eucaristia dobbiamo essere in atteggiamento di adorazione e non facendo i nostri compiti o leggendo qualsiasi cosa (ovviamente non è il caso della lettura della Bibbia). Cioè, così detto si applica quando siamo davanti al Santissimo. Avere l’immagine sullo schermo è cosa buona ma non si può dire in senso stretto che sia propriamente adorazione eucaristica. Ancor meno se si sta lavorando. Non è male, non è un dispetto. Ma adorare l’immagine non è proprio adorare. Ciò non vuol dire che non ci siano dei frutti e delle grazie. Certamente se il nostro cuore si unisce nel desiderio con il Sacro Cuore di Gesù ci saranno delle grazie. E’ un po’ come la comunione di desiderio. Non si può fare la comunione per qualche motivo ma si ha il desiderio di farla, allora il Signore sicuramente darà le grazie a quella persona, forse non le stesse grazie ma ci saranno comunque le grazie di cui la persona ha bisogno.