PRATO – Adorazione Eucaristica per i bambini
ADORAZIONE EUCARISTICA AI BAMBINI A PRATOTestimonianza di Cristina Tempesti – coordinatrice AEP Chiesina di san Paolo – Prato
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La prima volta circa 5 anni fa, ero catechista di un gruppo di bambini che si preparavano alla Prima Comunione. Era da poco partita l’AEP di S. Paolo, a Prato. L’esperienza dell’AEP fu stravolgente per me e per tutti, perché fu l’inizio di una esperienza di incontro personale e profondo col Signore che da Lì ci parla direttamente ai cuori … è Lui che ci parla davvero! Sperimentammo tutti molto intensamente la Forza della Sua Presenza Viva! Personalmente feci esperienza di come stare in adorazione silenziosa favorisca una intimità senza pari con Lui che Ti fa vibrare le corde più interne e profonde dell’anima!
Pensai che sarebbe stata una bella esperienza anche per i bambini del catechismo e per le loro famiglie incontrare Gesù in modo più forte, e farne esperienza viva prima del loro Primo Incontro nella Comunione. Poiché avevo visto il modo bellissimo e coinvolgente che hanno le Sentinelle del Mattino di Pasqua di Firenze per portare le persone davanti al Santissimo, decisi di chiamare loro e di pensare come organizzare qualcosa di adatto per i bambini e poi anche per le famiglie.
Fu una esperienza bellissima, l’inizio di tutta una serie di altre esperienze. Da allora Le Sentinelle hanno iniziato a fare questa cosa anche in altre Parrocchie e Diocesi, poiché si è diffusa la voce. In particolare la comunità femminile delle Sentinelle che vivono a Merignolle (Firenze), le ragazze si sono proprio organizzate per fare regolarmente il catechismo coi bambini della zona, davanti al Santissimo esposto, e poi accolgono spesso gruppi di famiglie che desiderano far fare questa esperienza ai propri figli.
La prima volta, allestimmo una altare con drappo rosso e bianco e oro nella stanza del Teatro parrocchiale, poiché i bambini erano tanti e avevamo timore a farlo in Chiesa di non riuscire a contenere i tempi poiché alle 18 c’era la S. Messa. Disponemmo i bambini tutti seduti in semi cerchio davanti all’altare allestito ma senza il Santissimo. Era per loro una sorpresa, non sapevano cosa avrebbero trovato nella stanza. Quando entravano, uno ad uno, gli davamo un lumino ed un foglio bianco ritagliato a forma di cuore e una penna e andavano a sedersi davanti all’altare. Le Sentinelle erano lì ad accoglierli con le chitarre in mano. Poi spiegarono Chi stavamo aspettando e Chi era questo Re dei Re che voleva incontrarci. Gli fecero imparare un paio di canti, tipo “Tu sei Re” … e poi eravamo pronti per il grande ingresso. Il sacerdote portò il Santissimo e noi lo accogliemmo cantando…il clima di raccoglimento fu stupefacente!!!! Le sentinelle alternavano i canti a brevi riflessioni, poi invitarono i bambini e scrivere un pensiero o una preghiera al Signore proprio per essere aiutati a vivere bene la loro Prima comunione e ad uno ad uno passando vicino a noi catechiste che gli accendevamo il lumino, andavano a portarlo proprio davanti a Gesù e lasciavano lì anche la loro preghiera. Mi sembra che quelle preghiere vennero poi portate con altre cose all’offertorio nella Messa della Prima Comunione. Al termine il sacerdote tornò a prendere il Santissimo e noi Lo salutammo con i canti … in fondo alla stanza c’erano tanti genitori che erano rimasti e che erano letteralmente commossi! Fu bellissimo. Poi lo ripetemmo in chiesa qualche sera dopo, in particolare per i genitori, ma aperto a tutti i parrocchiani, sempre guidato dalle Sentinelle secondo il loro stile, e fu bello vedere che vollero tornare anche i bambini benché la cosa fosse strutturata proprio per gli adulti.
Ancora oggi tanti mi ricordano la commozione che hanno provato in quell’occasione.
Adesso invece vengono le sentinelle e facciamo l’adorazione in Chiesa, i bambini entrano e si siedono in terra in semicerchio davanti all’altare e dopo una breve preparazione di 10-15 minuti in cui le ragazze parlano ai bambini di questo Re Potente che ha scelto di rimanere per noi in un pezzo di pane … viene esposto il Santissimo e rimaniamo alla Sua presenza fra i canti, momenti di silenzio, momenti in cui attraverso gesti come apertura delle mani alzate verso di Lui, i bambini vengono invitati a rivolgergli pensieri o preghiere brevi o ringraziamenti silenziosi.
Se l’incontro avviene vicino a Natale, le ragazze gli parlano del Natale.
Se vicino a Pasqua, ripercorrono tutta la passione fino alla Risurrezione.
Una volta i bambini erano lì seduti e dietro sulle panche c’erano i genitori. Una bambina si è commossa tantissimo! E il silenzioso straordinario raccoglimento che stupisce anche i genitori, è un elemento costante.